Caldaia che perde pressione? Ecco cosa controllare prima di chiamare l’assistenza

Quando la caldaia comincia a dare segni di cedimento, come una fastidiosa perdita di pressione, la prima reazione è spesso il panico. Tuttavia, in molti casi, la soluzione è più semplice di quanto si pensi e richiede solo pochi e rapidi controlli.  

Ecco una guida passo dopo passo per identificare e risolvere le cause più comuni di un calo di pressione nella tua caldaia, prima di richiedere un intervento professionale. 

1. Il Manometro: il cuore della situazione 

Il primo e fondamentale gesto è consultare il manometro della tua caldaia. Questo piccolo indicatore, spesso a forma di orologio, ti dice lo stato di salute dell’impianto. La pressione ottimale si attesta generalmente tra 1 e 1,5 bar quando la caldaia è spenta e l’impianto è freddo. Se noti che l’ago è sceso sotto la soglia di 1 bar, hai la conferma di un calo di pressione. 

2. Ricaricare l’acqua: un gesto semplice e risolutivo 

La causa più frequente di una perdita di pressione è una carenza di acqua nel circuito. Questa situazione è facile da risolvere. Cerca il rubinetto di carico, di solito posizionato sotto la caldaia. Aprilo lentamente e con cautela, tenendo d’occhio il manometro. Quando la pressione raggiunge nuovamente il valore ideale (tra 1 e 1,5 bar), chiudi immediatamente il rubinetto. È fondamentale non superare i 2 bar per non rischiare di danneggiare la valvola di sicurezza. 

3. I Termosifoni: gli alleati spesso dimenticati 

Hai mai pensato che i tuoi termosifoni possano nascondere la causa del problema? L’aria intrappolata nei radiatori è un’altra ragione comune per cui la pressione può calare. Per eliminare questa “bolla” d’aria, devi sfiatare i termosifoni. Assicurati che l’impianto sia spento e che i radiatori siano freddi. Utilizza la chiave apposita per aprire la valvola di sfiato (di solito un piccolo pomello sulla parte superiore del radiatore). Tieni a portata di mano un piccolo contenitore per raccogliere l’acqua. Appena senti l’aria uscire e inizia a sgocciolare acqua, chiudi la valvola. Ripeti l’operazione su ogni termosifone, partendo da quello più vicino alla caldaia. 

4. Ispezionare il circuito per fughe visibili 

Se la pressione continua a scendere anche dopo aver ricaricato l’acqua e sfiatato i termosifoni, il problema potrebbe essere una perdita d’acqua più evidente. Ispeziona attentamente tutti i tubi, i raccordi, le valvole e la base dei termosifoni alla ricerca di piccole gocce d’acqua, macchie di umidità o segni di calcare. Anche una perdita minima e costante può causare un calo di pressione significativo nel tempo. 

Quando è il momento di chiamare un esperto 

Se hai seguito tutti questi passaggi ma la pressione continua a scendere o noti che l’acqua esce dalla valvola di sicurezza (un segno di pressione troppo alta dopo la ricarica), è chiaro che il problema è più serio e necessita di un’analisi professionale. Potrebbe trattarsi di un guasto al vaso di espansione, a una valvola, o di una perdita non visibile. 

In questi casi, l’unica soluzione sicura è affidarsi a tecnici qualificati.  

Rivolgiti ad Amico Gas per una manutenzione specializzata. La nostra assistenza ti assicurerà un impianto sempre efficiente e sicuro.